Alberto Rizzi

Alberto Rizzi ,"The Mail Art" , L'arte postale.

 

 

 

 

"Onde",smalto sintetico su tela .cm. 96x90. 1976

 

 

 

 

   

Alberto Rizzi nasce ad Arco di Trento nel 1956;è un artista attivo in molti campi e specificamente in quello della poesia.
Nella seconda metà degli Anni Settanta inizia ad interessarsi alla pittura astratta, avendo come punti di riferimento Pollock, Burri, Rothko e Piet Mondrian. Realizza molte opere equamente divise fra informale e geometrico, usando prevalentemente smalti sintetici, con una tecnica che privilegia - specie nel caso di quelle opere che astrattizzano elementi reali - la bidimensionalità dell’immagine.

 

 

Queste ricerche estetico-formali, in un ambiente chiuso e di gusti limitati come quello rodigino (in questo paese ha di fatto trascorso tutta la sua vita) gli preclusero l’accesso agli spazi espositivi, sicché pochissime sue opere furono esposte, in pochissime occasioni.
A seguito di queste chiusure, sospende tale attività all’inizio degli Anni Ottanta, iniziando ad applicarsi alla poesia. Nel 1989, però, grazie a contatti presi con artisti adriesi (segnatamente Alessandro Ceccotto), si avvicina alla Mail art o Arte Postale.

“Quei de le ale” (“Those with wings”), collage, cm. 19x19, 1998

 

Opera realizzata per l’omonimo progetto italiano di Arte Postale
 

 

 L’Arte Postale (“Mail Art”) nasce negli Stati Uniti nel 1969 ad opera di Ray Johnson, già attivo nell’ambito della Pop Art, anche se tentativi d’uso del sistema postale in ambito artistico si erano già avuti in Italia negli Anni Venti del secolo scorso, ad opera di alcuni Futuristi.
La Mail Art si sviluppa lungo due direttrici: l’esplorazione delle componenti dell’invio di corrispondenza (buste, timbri, bolli, ecc.) come campo di sperimentazione in quanto veicoli di messaggi artistici; e la diffusione di materiale artistico attraverso la rete postale di tutto il mondo.
In questo secondo caso, si ha l’invito a partecipare ad un “progetto” a tema – da parte di un artista legato a questo Movimento – a chiunque ne sia interessato; il promotore può fissare alcune regole di base (le dimensioni delle opere, la tecnica e così via) e di solito si impegna, se non a organizzare una mostra, almeno ad inviare una documentazione del materiale ricevuto a ciascun partecipante.

“The Blackbird trespas/sing the firewall”, collage + pastels, cm. 21x15, 1999

 

Opera realizzata per un progetto americano di Arte Postale “Blackbird” sul poeta Paul Celan.

 

 

Essendo l'Arte Postale , un Movimento nato con intenti contestativi di quanto avviene nel mercato dell’arte, le opere non sono in vendita, non ci sono giurie (e quindi non vengono assegnati premi), non esiste alcuna forma di censura.
Inutile dire che in quasi mezzo secolo di sviluppo l’Arte Postale ha ampliato i propri veicoli di diffusione anche al fax e al computer; e che le opere realizzate sono giocoforza quasi sempre bidimensionali e legate all’universo della grafica, ivi incluso l’uso della fotocopiatrice.

"Clue of the passage of an angel" - “Indizio del passaggio di un angelo”

 

“Indizio del passaggio di un angelo”, tela e scala di legno e corda, cm. 150x50 ca., 1992

 

 

  Questa frequentazione permise ad Alberto Rizzi tanto di vedere le sue opere esposte in decine e decine di occasioni un po’ in tutto il mondo (avendo partecipato infatti ad oltre 300 “progetti”, quasi due terzi dei quali hanno visto almeno la realizzazione di una documentazione), quanto di ricevere nuovo impulso creativo per un suo ritorno alla produzione di opere astratte.
Le opere astratte realizzate dal 1989 al 1997 (cioè durante il periodo nel quale Rizzi partecipò al Movimento) sono completamente diverse da quelle del ciclo precedente.

 

"What remains, III" - “Quello che rimane, III”

 

 “Quello che rimane, III”, lastra metallica con nastri di seta e oggetti, cm. 180x100 ca., 1993

 

 

 

  L’artista passa ad opere tridimensionali,     a cavallo fra il “quadro” e l’installazione e che vedono una realizzazione a tecnica mista, caratterizzata anche dall’uso di materiali diversi (dalle lastre metalliche lavorate a fiamma ossidrica a quelle di metacrilato) e – specie per quanto riguarda gli ultimi lavori – dal riuso di indumenti.
Benché in questo periodo Rizzi avesse ottenuto un “successo di critica” infinitamente superiore a quello che arrise ai quadri del decennio precedente, rimase per lui pressoché impossibile accedere ad un canale mercantile soddisfacente.
Per questo motivo, considerata la migliore capacità di penetrazione presso il pubblico della poesia (a fronte di investimenti decisamente minori a livello di tempo, spese ed energie) e interessato anche ad altri settori (dalla partecipazione all’operazione “Luther Blissett” alla realizzazione di cortometraggi), nel 1997 sospese, con l’uscita dal settore dell’Arte Postale, anche l’attività di astrattista.
Sempre pronto a ritornare sui suoi passi, qualora torni a manifestarsi interesse nei suoi confronti.

 

 

 Web site: www.seautos.it/..

 

e-mail: seautos.prod@gmail.com

 

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