Lucia Nicolai

Lucia Nicolai, "La magia della pietra" .

 

 

 

 

Lucia Nicolai, è nata a Roma, dove vive e lavora.
Artisticamente e culturalmente poliedrica, versatile nelle scelte nell’uso dei materiali, Lucia Nicolai, si è dedicata a molteplici forme di espressione artistica.
Attiva nell’ “underground” romano, come contaminatrice artistica, con un percorso basato sul recupero di materiali destinati al macero.
Un rapporto particolare con il “ muro” (cemento soffiato, calcestruzzo aerato, una amalgama di cemento, acqua e sabbia ) , scarti di cantieri edili, preferibilmente di demolizioni, che, come schegge dell’altrui vissuto, dall’originale utilizzo di separazione, giungono alla sperimentale ricerca di nuovo senso.

 

 

Numerose  sono le sue opere in collezioni private.
Ha curato l’allestimento del Grand Hotel Gianicolo a Roma, con 11 sculture.
Alcuni eventi recenti:
“Alchimie Contemporanee”  collettiva. Roma
“Chiostri in mostra”   collettiva. Latina
“Sermoneta si tinge di rosa”   personale. Sermoneta
Partecipa alla selezione per la 6°biennale di Ferrara
Partecipa alla selezione per la 3° triennale di Roma, vincendo con due opere.

Mano con freccia .Manufatto in Siporex.

 

 

  " Lucia Nicolai non s’identifica certo con l’artista intellettuale, la sua personalità artistica esalta piuttosto la figura arcaica dell' artifex - artefice - in cui il piacere del lavoro manuale nasce dalla condivisione estetica del fare creando, anche in presenza del pubblico, a sorprendenti forme plastiche. Ed ecco scaturire, da materiali di recupero edilizio (scarti di siporex) forme plastiche fluenti e dinamiche ma anche come omaggio all’eco-sostenibilità riciclando l'elemento primario...

Essenza . Manufatto in Siporex.

 

 Lucia vive la materia, plasmandola e intagliandola con semplici strumenti, unificando la sfera della scultura ad impatto zero e quella dello spirito incantevole e magico della creazione estetica, ogni opera scaturisce dal profondo, diviene quindi l'espressione di un’avventura della sua anima...

Procastinazione Vesperale in contrasto.

 

Lucia comincia guardando la pietra di siporex, fredda ed impersonale, quasi sgradevole, vuole ricavarne qualcosa non frantumandola, ma ridarle nuova vita e nuova dignità, avanzando circospetta, tentando di scoprire che cosa la pietra vuole e cosa nasconde all'interno, poi, se scaturisce la figura umana o se inconsciamente si avvicina al grande Henry Moore od alla scultura Maya, tanto meglio...

Venere . Manufatto in Siporex .

 

l'artista evoca ricordi lontani di forme arketipe, elementi curvilinei, serpeggianti dalla superficie levigata dove le forme vuote hanno lo stesso valore plastico delle piene, che rimandano alla sensualità del mondo femminile, come un vaso che non si può svuotare né riempire mai completamente in forme preesistenti lasciando "aperta" l'interpretazione dell'osservatore. "
 

Paolo Orsatti - febbraio 2012

 

 

 

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luciluce21@yahoo.it

 

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